“Sachertorte” irlandese

Se siete della mia generazione, è facile che siate cresciuti a Nutella e film di Nanni Moretti, ed in tal caso è ancora piú facile che abbiate passato una fase di autentica ossessione per la sachertorte.
Io mi sono inventata un weekend a Vienna, col pretesto di una mostra di Brueghel al Kunsthistorischemuseum, il cui vero scopo era il pellegrinaggio all’Hotel Sacher per provare la Sachertorte originale.
Non sono stata particolarmente impressionata. OK, e’ buona, ma cosí buona da assurgere a mito? Io non credo proprio.
Sarà perché a me piace la cioccolata da sola, ma le cose alla cioccolata non altrettanto?
Sarà perché a me l’abbinamento tra cioccolata e frutta mi repelle, e quindi quello strato di marmellata di albicocche secondo me rovina tutto?
Insomma, per me la Sacher avrebbe potuto non essere mai stata creata ed il mondo sarebbe stato lo stesso.

Peggio: non essendo una persona particolarmente modesta, avevo la sensazione di poter correggere la sachertorte, migliorarla. Non che avessi fretta, eh? Con tante altre cose piú interessanti da mangiare e da cucinare, nei successivi 20 anni me ne sono riccamente dimenticata.

E poi, un paio di anni fa, nella stessa settimana ho visto la ricetta della chocolate stout cake sul New York Times e sul sito della farina che uso qui. Chiaramente un segno del destino.
La ricetta originale è di Nigella Lawson, e se mi conoscete sapete già che mentre io mangerei ogni cosa cucinata da Gordon Ramsay, ecco, io non toccherei qualcosa di cucinato da Nigella manco con un bastone!
Però uno mica li può schifare cosí i segni del destino, no?
Mi sono messa a correggere la ricetta di Nigella, tagliando del 20% il burro e dando una regolata pure allo zucchero. Un bel po’ di zucchero serve comunque, per bilanciare l’amarezza della stout. Siccome c’è la panna acida, la torta rimane cosí morbida, quasi umida direi… e tra la birra ed il cacao, il colore è davvero cioccolato. Nigella ci mette sopra un frosting che dovrebbe ricordare la schiuma della Guiness, ma io l’ho sempre lasciata nuda e trovo che non le manchi niente!

Oggi è San Patrizio, e se mi conoscete nella vita vera, sapete che c’è solo una cosa che io avrei voluto nascere, oltre che ricca sfondata… ed è irlandese.

There are just two kinds of people in the world: the Irish and those who wish they were”

Siccome è ancora 2021 e siamo sempre nel mezzo di una pandemia, non posso andare al pub a farmi una pinta per celebrare… in compenso però, ho avuto un sacco di tempo per concepire e realizzare una versione irish della sachertorte, con la base alla stout ed anche una gelatina alla stout al posto dell’insulsa marmellata di albicocche!

GUINNESS SACHERTORTE

Per la torta:
1 3/4 cups zucchero
2 uova
3/4 cup panna acida
115 gr burro
1/4 tsp sale
2 cups farina
3/4 cup cacao amaro
2 1/2 tsp lievito per dolci
250 ml Guinness

Per la gelatina:
150 ml Guinness
70 gr di zucchero
2 gr di xantano

Per la glassa:
50 gr zucchero a velo
50 ml acqua
115 gr cioccolato fondente (min 55%)

Istruzioni
Cominciamo dalla gelatina: mescolare zucchero e birra in un pentolino e scaldare finché lo zucchero non è completamente dissolto. Poi aggiungere lo xantano e mescolare accuratamente (segue trattato sullo xantano). Lasciar raffreddare, poi mettere in frigo.
Una paroletta sullo xantano: che è un gelificante naturale, un polisaccaride prodotto dalla fermentazione microbica di cavolo, soia, mais o grano. È vegano, e gluten free, ed è grandioso: non gli importa niente del calore o dell’acidità, per attivarsi gli basta essere a contatto con il liquido. Ed è molto veloce: non appena incontra il liquido cominciano a formarsi grumi di gel, perciò la mia esperienza è che le fruste elettriche sono meglio della mano con la frusta. La dose è 1/8 tsp per ogni 250 ml di liquido: io avendo circa 2/3 del liquido, lo xantano l’ho messo ad occhio, confesso.

Preriscaldare il forno a 180°C.
Mescolare lo zucchero ed il sale con il cacao, frantumando per bene tutti gli agglomerati di polvere di cacao.
Nella planetaria, sbattere le uova con la panna acida e poi aggiungere il mix di zucchero e cacao, mescolando bene e raschiando le pareti della ciotola.
Aggiungere il burro fuso.
Setacciare la farina con il lievito: aggiungere metà della farina e metà della birra, e mescolare di nuovo. Siccome la birra ha la tendenza a schiumeggiare, cominciare a bassa velocità è altamente raccomandabile.
Aggiungere l’altra metà della farina e della birra e mescolare ancora.
Imburrare ed infarinare uno stampo da 24 cm, versarci l’impasto ed infornare per 45 minuti – 1 ora, finché lo stecchino non esce asciutto.

Lasciar raffreddare completamente, poi tagliare la torta in 2 strati. Spalmare la gelatina di Guinness sopra uno strato e ricoprire con l’altro, riassemblando la torta.

La glassa: tritare o grattugiare il cioccolato fondente. Mettere lo zucchero a velo in un pentolino con poca acqua, giusto per bagnare lo zucchero, e cuocere a fuoco medio-basso finché lo sciroppo non è omogeneo. Poi aggiungere il cioccolato e continuare a cuocere per 10 minuti, sempre a fuoco medio-basso, mescolando costantemente, finché l’acqua non è evaporata e la glassa è densa e lucida. Quanto deve essere densa? Diciamo che deve ricoprire il cucchiaio di legno con uno strato da 3/4 mm.

Versare tutta la glassa sulla torta e spalmarla omogenemente con una paletta. Lasciare asciugare per un 2/3 ore.
Piú facile a dirsi che a farsi: io ho messo la torta su una gratella, e la gratella dentro una teglia da forno sul cui fondo c’erano un paio di mm d’acqua (per facilitare la pulizia della teglia medesima ). La glassa verrrà comunque brutta nella parte bassa della torta, rassegnatevi.
Inoltre, è complicato rimuovere la torta dalla gratella dopo averla glassata; io faccio cosí:

  • ritaglio un tondo di carta da forno della stessa dimensione della torta, con una linguetta che sporge da una parte
  • quando la glassa si è rappresa, faccio scorrere la torta sulla gratella tirandola per la linguetta, finché non riesco a mettere l’altra mano sotto la torta
  • mentre sto per appoggiare la torta sul piatto da portata, stacco la carta da forno da sotto la torta.

Per ricreare la presentazione tipica dell’Hotel Sacher, servire con un ciuffo di panna montata… io ho fatto la versione al whisky di Gordon Ramsay (usando Irish whiskey, of course!)
Happy St. Patrick’s day!

PS: vi avanza della Guiness?

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